venerdì 7 novembre 2014

AGIRE su TRE FRONTI

Sembra quasi che questo periodo di calma (solo apparente però, poiché solo chi non è interessato al problema, chi non si informa o non si vuole informare, o ancora, chi ascolta improvvisati pifferai magici, può aver pensato che tutto fosse finito) sia servito a chi vuole la discarica sul Monte Castra, a riarmarsi per poi sferrare un attacco decisivo su più fronti sperando che qualcuno potesse trovarsi disorientato e quindi in difficoltà a reagire. Sappiano comunque, lor signori (e pure i loro fiancheggiatori), che non c'è nulla di nuovo nelle loro azioni rispetto a quello che avevamo già da tempo previsto.

Deve essere chiaro invece a tutti quanti voi che leggete (speravamo non ci fosse bisogno di doverlo precisare ancora) che questi signori non arretrano nemmeno di un centimetro nelle loro intenzioni, anche perché a volte sembra che trovino terreno fertile!!
Però, si sappia, che anche il comitato non arretrerà di un millimetro, anche se il terreno su cui ci muoviamO a volte è molto "arido".....

Ma quali sono queste azioni? E soprattutto quali sono i tre fronti su cui agire?

Possiamo riassumerli così:
- PROGETTO DI DISCARICA: l'iter per concedere o meno l'autorizzazione a fare la discarica è sospeso da gennaio, dopo ch il comitato ha sollevato la questione dei mancati controlli durante l'attività di recupero e pertanto si è reso necessario effettuare i controlli di cui abbiamo giá parlato ampiamente. Ora la società ha chiesto la riapertura del procedimento. Vedremo cosa decideranno gli enti. Secondo noi, visti anche casi recenti nella nostra provincia, ci sono tutte le condizioni affinchè il procedimento resti bloccato almeno fino a quando sarà stata effettuata la bonifica dei luoghi contaminati;

- CAVA GIÀ CONTAMINATA: proprio in questi giorni ci sarà la discussione del cosiddetto "piano di caratterizzazione" che la società ha presentato. Con questo piano si dovrebbero stabilire quegli interventi necessari per accertare la misura e le cause dell'inquinamento. Se si volessero fare le cose seriamente non ci si dovrebbe limitare a fare poche analisi attorno al "buchetto" dal quale è risultato l'inquinamento. Secondo noi, si dovrebbero fare dei sondaggi più capillari, più profondi ed estesi a tutta l'area di cava per togliere qualsiasi dubbio; lo abbiamo sempre ripetuto dall'inizio e non ci stancheremo di ripeterlo. Anche qui, vedremo come si comporteranno gli enti che devono decidere.

- PROROGA DEL RECUPERO AMBIENTALE: come sapete, per questa cava era stato autorizzato nel 2005 un recupero ambientale mediante l'apporto di terre e rocce da scavo non inquinate, da eseguire secondo un determinato progetto. Doveva essere completato nel 2009, ma come sappiamo non è mai stato portato a termine e per questo sono state concesse in questi anni ben tre proroghe. Ora la società ne chiede un'altra, sarebbe la quarta, fino al 2018.

Dunque, tre situazioni che apparentemente potrebbero sembrare scollegate l'uno dall'altra, mentre invece non lo sono affatto!!!

FACCIAMO QUINDI BENE ATTENZIONE: in questa fase misureremo le reali intenzioni delle amministrazioni (in particolare quelle coinvolte direttamente) che si sono dichiarate "convintamente" contrarie.
La decisione corretta, presa per ognuno dei procedimenti sopra elencati può portare a quella decisione finale che a tutti noi interessa: BLOCCARE DEFINITIVAMENTE LA DISCARICA!!


Certo: ci vuole la volontà, e soprattutto gli attributi per prendere decisioni così importanti!! Ci riusciranno?

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