lunedì 21 luglio 2014

ECCO I RISULTATI

Dopo una lunga attesa, finalmente, vi possiamo dare un'anticipazione di quelli che sono gli esiti delle analisi eseguite presso la cava nel mese di aprile.

Non sono completi poiché stiamo aspettando, oltre a dei chiarimenti, anche i risultati delle analisi eseguite sul Monte Botto (per intenderci, sempre nell'ambito di cava, il monte che sta di fronte al Castra, quello con le antenne).

Purtroppo però, per usare una metafora, stiamo constatando come gli enti iteressati stiano "menando il can per l'aia", dimostrando come non ci sia la volontà di fornire ai cittadini informazioni chiare e, anzi, pur confermando verbalmente determinate situazioni, accampano poi scuse improponibili, quando si tratta di trasmettere la documentazione ufficiale, cercando di guadagnare tempo.
Ad esempio, su questo tema, non abbiamo riscontrato la stessa celerità usata dall'amministrazione comunale di Strozza nel pubblicare la lettera di cui al post precedente (poi integrata con altre in seguito alla nostra richiesta) e, nonostante siano passati un bel pò di giorni, sul sito del comune, di questi risultati non vi è ancora traccia. Piccolezze....

Al termine di questo post
, potrete trovare la lettera della provincia con cui ci sono stati comunicati questi dati. Prima è importante farvi capire come funzionano questi controlli: dal punto stabilito in loco, vengono prelevati dei campioni (dette aliquote) in tre "copie". Una rimane alla ditta che dovrà farla analizzare, una viene consegnata ad ARPA che a sua volta la farà analizzare, e l'ultima viene conservata come controprova e verrà utilizzata nel caso in cui i risultati delle analisi effettuate sulle altre due aliquote siano discordanti tra loro. Questa è in sintesi la procedura.

Quindi, questi risultati, cosa ci dicono? Come potrete vedere dalla lettera, CI SONO dei "superamenti dei limiti di riferimento" anche se minimi. Poichè gli esiti delle prove eseguite da ARPA e dalla proprietà sono discordanti si rende quindi necessario ricorrere all'analisi della terza aliquota.
Occorre però fare alcune considerazioni:
- non si può dire ad oggi, che il Monte Castra è inquinato; però è innegabile, che qualcosa c'è!
- se i controlli fossero stati fatti nei tempi e nei modi prescritti, e cioè semestralmente a partire dall'inizio delle operazioni di riporto del materiale per il recupero ambientale, oggi molto probabilmente non ci troveremmo in questa situazione!
- Se le analisi sul materiale registrano un supero, anche se lieve, come è possibile che le analisi di ingresso fossero tutte regolari?
- se questi materiali riportati, come è stato dichiarato, sono stati miscelati con il materiale di scarto proveniente dalle attività di cava, quindi il valore dell'inquinante non corrisponde alla realtà poiché si abbassa per effetto della miscelazione!

Queste sono le prime impressioni in attesa di avere un quadro più preciso dopo l'apertura della terza aliquota. Crediamo però, come abbiamo detto dall'inizio contestando le modalità con cui sono stati effettuati questi controlli, che sarà necessaria una maggiore attenzione ed una fase ulteriore di controlli più approfonditi.

Quello che ci preoccupa, come detto all'inizio, è l'atteggiamento di questi signori che ci fa pensare ad una volontà nemmeno troppo nascosta di liquidare in fretta il problema. Le informazioni che abbiamo, ma soprattutto questo atteggiamento, ci fanno pensare che per quanto riguarda il Monte Botto (visto che ogni scusa è buona per non comunicarci i risultati) la situazione non sia proprio delle migliori. Basterebbe poco per fare chiarezza!!!

Anche se questo è il periodo in cui una festa ben pubblicizzata, un bicchiere di buon vino ed un pò di allegra compagnia tendono a distogliere l'attenzione dai veri problemi, vi raccomandiamo di non abbassare mai l'attenzione e di essere sempre sul pezzo!!!

Ecco la lettera della provincia con i primi risultati:


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