venerdì 29 giugno 2018

LO SI DICA CHIARAMENTE!!!

Non ci dilungheremo troppo con questo scritto.
Rimarchiamo, e ne prendiamo coscienza, una situazione che non ci fa essere ottimisti.
Nel corso di questi mesi, abbiamo più volte cercato di lavorare per tastare il polso alle varie amministrazioni, poiché convinti di un certo rilassamento generale. Nel mese di febbraio abbiamo organizzato un incontro invitando tutti i sindaci della valle, dando la possibilità soprattutto ai "nuovi" sindaci di rendersi conto della problematica e in generale dando una "rinfrescatina" a tutti gli altri in merito alla vicenda, oltre che denunciare il rischio che questo rilassamento diventasse disinteresse.
Non ci furono grandi risultati, con molte assenze tra gli amministratori e senza una reale prospettiva di azioni da mettere in atto in futuro, rimandando così ad una nuova riunione "più in là"...
La riunione c'è stata e si è svolta presso il comune di Strozza martedì scorso, organizzata dalla CMVI a cui sono stati invitati nuovamente tutti i sindaci, i comitati con i propri consulenti, il consigliere provinciale Todeschini, oltre l'Avvocato Paola Brambilla in quanto consulente legale incaricato dal Comune di Strozza (possiamo garantire che la scelta di questa figura da parte del comune è garanzia di un impegno forte per contrastare il progetto).
Lo scenario illustrato dall'avvocato, all'interno di un contesto generale regionale di richieste di costruzione di nuovi impianti, non è per nulla rassicurante e ci sarebbe quindi essere poco ottimisti. Nell'occasione si è quindi parlato e messo a punto azioni da intraprendere che, appunto, dovrebbero essere messe in atto a breve.
Fin qui tutto bene, diremmo molto positivo, se non fosse che le amministrazioni presenti le abbiamo contate sulle dita di una mano. Se escludiamo le due amministrazioni coinvolte, delle restanti 12 erano presenti i rappresentanti di soltanto 3 !!!!
Pur nella legittimità delle scelte di ognuno, sicuri che ciascuno dei sindaci assenti avesse già impegni programmati da tempo, pensiamo però che di fronte ad un invito ufficiale dell'ente vallare di riferimento come la Comunità Montana (che ci risulta poi essere stato rinnovato telefonicamente), pensiamo che in assenza del sindaco, poteva essere delegato a partecipare un altro rappresentante della giunta.
Siamo delusi da questo atteggiamento; non lo nascondiamo. L'errore peggiore è quello di disunirsi. Restiamo convinti che in buona parte, ancora oggi, non hanno capito ed ignorano la drammaticità del problema.
In un certo senso chiediamo chiarezza. Lo si dica: il problema non ci interessa oppure il problema ci sta a cuore e ci impegneremo. Cosi più nessuno sprecherà tempo ed energie  rincorrersi, e le concentrerà sul contrasto del progetto. Un impegno però che vada oltre la comparsa "una tantum" sulla stampa, e che si concretizzi in strategie da applicare in futuro.

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