Al termine della stagione estiva, si è soliti ricordare quello che ogni anno, in particolare per quanto riguarda la musica, viene definito "tormentone dell'estate".
Ebbene, l'estate 2017 per quanto riguarda le questioni ambientali la potremo ricordare per le sue "FREGATURE". Sono stati infatti approvati, nei mesi di luglio ed agosto, alcuni decreti che vanno ad incidere pesantemente su alcune questioni ambientali e che,ci resta da capire in quale misura, incideranno sicuramente anche sul,a nostra problematica.
Andiamo con ordine.
È stato approvato, e pubblicato in gazzetta ufficiale il 06/07/2017 il Decreto Legislativo n. 104 del 16 giugno 2017 che riforma il DLgs 152/2006 nella parte in cui disciplina la normativa sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), la procedura cioè che prima o poi dovrà riprendere per esaminare e approvare o bocciare il progetto di discarica sul Monte Castra. (qui una prima analisi critica del provvedimento: http://notedimarcogrondacci.blogspot.it/2017/07/nuova-legge-sulla-valutazione-di.html )
Brevemente, quali sono i principali aspetti critici di questo decreto:
- la VIA non si farà più sul progetto definitivo ma su un progetto di fattibilità; quindi si esamineranno meno cose e ci saranno meno aspetti da valutare;
- scompare il concetto di impatto "significativo" restando solo quello "negativo"; pericoloso e il concetto di "presunta assenza di potenziali impatti ambientali negativi" che dovrebbe emergere a altrettante presunte "liste di controllo" (che ancora non esistono). In questo modo si lascia totale discrezionalità al committente ed all'autorità competente nel decidere quale procedura applicare;
- viene rimossa la partecipazione del pubblico, sia per quanto riguarda la fase preliminare per la redazione dello studio di impatto ambientale sia per l verifica di VIA;
- sembra venga eliminato l'obbligo di presentare la "Valutazione di impatto sanitario"; studio così importante e delicato che spesso fino ad oggi è stata un'ancora di salvezza per riuscire a bloccare progetti strampalati;
A prima vista, oltre le modifiche di carattere tecnico e procedurale, il decreto rivela come la preoccupazione maggiore fosse quella di limitare la partecipazione dei cittadini.
Infatti, ancora, il nuovo articolo 24, non prevede più l'obbligo di pubblicazione dell'avviso di presentazione della VIA anche a mezzo stampa ma solo con la pubblicazione sul sito web dell'ente competente. Inoltre, cosa ancora piu grave viene eliminata la necessità di rispondere puntualmente alle singole osservazioni lasciando così ancora una volta piena discrezionalità all'ente competente di stabilire e e come rispondere.... Alla faccia della trasparenza!
La seconda "fregatura" invece, riguarda il nuovo regolamento per le cosiddette (terre e rocce da scavo): ricordate? Quelle che dovevano essere usate qui sul Castra per fare il recupero ambientale.
Il 06/08/2017, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo regolamento sull’utilizzo delle terre e rocce da scavo che abroga il precedente decreto ministeriale 161/2012 (altra analisi qui: http://notedimarcogrondacci.blogspot.it/2017/08/terre-e-rocce-di-scavo-nuovo.html)
Questo è uno dei regolamenti attuativi necessari a rendere effettivo il famoso/famigerato "Sblocca Italia".
In sostanza, senza farla troppo lunga, le terre e rocce da scavo, declassificate come sottoprodotti e quindi non più soggette alla normativa sui rifiuti, potranno contenere amianto nella versione iniziale dello schema di decreto il limite massimo era a 100 mg/kg. e il suggerimento veniva dall’Istituto Superiore di Sanità considerato il limite di legge vigente troppo alto : 1000 mg/Kg. Con l'approvazione finale invece, il limite rimane a 1000, adducendo come motivazione il rischio che "“la modifica del limite, peraltro, rischia di paralizzare opere importanti, pur non recando benefici ambientali". Insomma l'interesse a discapito dell'ambiente e quindi salute!
Il rischio quindi è questo: se mai riusciremo a scongiurare il pericolo discarica e si riuscirà a proseguire il recupero, ci potremmo trovare una discarica di amianto! Forse conclusione un pò brutale ma non troppo lontana dalla realtà.
Ora occorre capire se queste norme potranno incidere sul nostro procedimento in corso e soprattutto come potranno farlo. Sicuramente un impatto ci sarà; il rischio è che certe convinzioni attuali possano non essere più valide, il tutto naturalmente a favore di chi propone il progetto.
Vedremo; questo sta a dimostrare come sia fondamentale rimanere sempre vigili!
Nessun commento:
Posta un commento