mercoledì 5 febbraio 2014

Ecco perché siamo preoccupati...

In attesa di conoscere quando lor signori funzionari della Provincia inizieranno a discutere della pratica, è bene cominciare a guardarci attorno e conoscere quali sono i rischi connessi ad una discarica (soprattutto se enorme come nel mostro caso...) e perché noi siamo cosi preoccupati.

Un caso lo abbiamo riportato giá nel precedente post, un altro lo segnaliamo con questo, e altri ce ne saranno!!

Di fronte a questi fatti, agli eventi eccezionali ed imprevedibili a cui assistiamo sempre più frequentemente, E SOPRATTUTTO A QUANTO STA ACCADENDO IN QUESTI GIORNI NELLA NOSTRA VALLE, ci chiediamo con che coraggio un qualsiasi funzionario, tecnico o scienziato che sia, potrà dare l'autorizzazione a costruire una montagna fatta di non si sa quali rifiuti!!!!

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/04/brescia-rischio-percolato-nei-campi-discarica-piena-e-rifiuti-non-smaltiti/869147/

questa è in città figuriamoci in una valle stretta come la nostra a ridosso di una montagna (geologicamente instabile) dove finirebbe tutto quel percolato inquinante...

2 commenti:

  1. Anonimo2/05/2014

    Buongiorno a tutti, trovo fuori luogo l'esempio riportato infatti si parla di discarica di 34 anni fa e di rifiuti pericolosi, inolte le vasche di contenimento del percolato sono state quasi raddoppiate...
    Vi leggo spesso perchè amo la terra dove abito (Pontida) e, non essendo ormai più un ragazzino, ho la consapevolezza che le cose, in questo caso lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, vengono fatte in un modo o in un altro.
    La mia riflessione è dunque presto detta: preferiamo le discariche a cielo aperto senza tutela in stile Gomorra?
    Crediamo che questo fenomeno sia solo al Sud Italia?
    Vi allego un articolo di 3 mesi fa che riguarda la mia Pontida.
    Io sinceramente se devo scegliere tra 2 mali scelgo il minore.

    http://www.bergamonews.it/cronaca/faida-di-pontida-allarme-discarica-abusiva-sul-monte-canto-181919

    marco

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    1. Caro Marco,
      Pur nel massimo rispetto della sua opinione, mi consentirà però di non condividerla appieno.
      Mi chiedo innanzitutto se ha analizzato il progetto, se conosce il sito ed i rischi geologici e non, connessi all'area prima ancora che quelli connessi alla eventuale discarica. Ma al di là di questo, trovo anche io fuori luogo i suoi paragoni.
      Il fatto da lei segnalato nella sua Pontida, mi limiterei a ricondurlo all'ignoranza enorme di chi compie gesti simili ma anche di chi (visto che pare essere una zona abbastanza frequentata) ha visto e non dice nulla, considerato che quei rifiuti non saranno spuntati come funghi. Ma di casi come questo ce ne sono centinaia anche nella nostra provincia, me ne rendo conto. Però forse preferisco queste discariche "a cielo aperto" che quelle "sotterrate" senza controllo. Mediaticamente fa più effetto parlare della Terra dei Fuochi, di Gomorra, ma pochi di noi si rendono conto che siamo nella stessa barca: ogni giorno si scopre che ogni km della A4 nasconde rifiuti tossici, le cito il parcheggio di Via Fara, e così via.
      E non va dimenticato nemmeno che, molto probabilmente, gli stessi responsabili dello scempio in Campania (e comunque nessuno è immune da colpe) sono gli stessi "signori del rifiuto" che al nord operano "a norma di legge".

      E trovo pure un pochino troppo semplicistico ed egoista dire che il paragone è fuori luogo perchè l'esempio portato è riferito ad una discarica abbandonata da più di 30 anni. Prima o poi anche questa discarica, se si farà, verrà abbandonata, magari fra 30 anni. Cosa diciamo: affari di chi ci sarà fra 30 anni? È questo il modo di pensare al futuro di chi verrà dopo di noi?

      L'unica nostra consapevolezza è che quando si è di fronte al business dei rifiuti, l'unico che oggi può garantire milioni e milioni, si possono facilmente calpestare diritti fondamentali come la salute e l'ambiente.
      Noi continuiamo a sperare che non sarà così.

      A.O.

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